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Si fa sempre più probabile l’ipotesi di un cambio di promoter per il campionato del mondo rally. Il WRC che da 11 anni ormai è nelle mani di North One Sport per quanto riguarda i diritti televisivi e di promozione del marchio, ora potrebbe passare a Eurosport che già si occupa
della serie IRC. A rendere più palese questa svolta c’è una dichiarazione divulgata da NOS per mezzo dell’applicazione di iRally che traduciamo di seguito.
Neil Duncanson, il CEO di North One Television, da la colpa per il crollo delle trattative dell’ultimo minuto atte a salvare la promozione mediatica da parte di North One Sport alla FIA, l’ente governativo per lo sport.
Duncanson, presidente della NOS, nelle ultime settimane ha lavorato a stretto contatto con i manager di NOS per cercare nuovi investitori.
Stanotte parlando con iRally, Duncanson ha detto che i potenziali investitori gli hanno riferito di non poter lavorare con la FIA:
“Quando i Russi hanno dimostrato di non essere quello che ci aspettavamo che fossero, abbiamo cercato qualcun altro. Ci siamo incontrati con molte persone e abbiamo trovato un gruppo molto intelligente e credibile proveniente dal Qatar con alle spalle una grossa banca.
Abbiamo presentato la nostra proposta, la FIA è restata in silenzio e non ci ha fornito nessuna risposta.
Dopo qualche tempo ci hanno inviato una lettera dove dicevano ad esempio che avevamo mancato di fornire i dettagli sui pass VIP. In un momento di crisi come questo è come pretendere di cambiare i lampioni delle strade nel bel mezzo di una guerra! Gli investitori del Quatar hanno incontrato i responsabili FIA dopodichè ci hanno riferito che non vogliono avere nulla a che fare con questa gente – cioè quelli della FIA.
Abbiamo chiamato, mandato lettere ed email, ma nessuno alla FIA ci ha degnato di una risposta, che dopo 11 anni di lavoro per promuovere il WRC lo abbiamo trovato un comportamento molto deludente. Io credevo con tutto me stesso nel WRC e ci credo ancora, ma questo è un modo squallido di trattarci.
Noi siamo ancora pronti per provvedere alla diffusione televisiva del Monte Carlo, ma ora è tutto nelle mani della FIA”