“Dopo nove anni sono tornato a finire una Dakar, ma questa gara è ancora in debito con me: è per questo che tornerò l’anno prossimo con un solo obiettivo: provare a vincere!”
Effettivamente,la Dakar è stata la vera gara ostica per l’italiano,a suo agio sui fondi sabbiosi,ma spesso vittima di inconvenienti,tra i quali figura il più recente del 2012.
Una conferma,per nulla scontata e molto importante,a testimonianza di una grande forza di volontà.
Infine,commenta anche le polemiche relative ai danni ambientali:
“Ci sono state feroci polemiche nell’attarversamento del Cile, quando abbiamo affrontato il deserto di Atacama. Gli organizzatori, i piloti e le squadre hanno avuto un grande rispetto delle aree protette naturali o archeologiche. Nessuno si è mai avvicinato a quelle zone. Sappiamo che le piste dove passiamo si rovinano: il problema non era questo. Gli ecologisti hanno scatenato una montatura per spillare dei soldi. La Dakar è stata un pretesto: hanno cercato di ottenere dei risarcimenti dagli organizzatori per il ripristino delle strade, ma queste non portavano né ai siti archelogici, né erano pezzi di speciale”
Dura risposta al Presidente del Senato cileno…
E con questo,voglio chiudere questa serie di articoli e approfondimenti sulla Dakar,dove,spero con interesse dei lettori,ho proposto interviste,aggiornamenti e considerazioni personali.
L’appuntamento è…al 2013!
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