“Purtroppo nel momento decisivo – spiega Silva – abbiamo avuto problemi con la temperatura, con la Focus che andava “in protezione” e siamo stati rallentati. Poi nella parte finale gli altri hanno potuto usare gomme più competitive rispetto alle nostre, pneumatici che per noi non è stato possibile avere, e sui trenta chilometri conclusivi della Val Cavargna ceduto il primato”.
Ma il bilancio di Silva e Pina rimane comunque positivo. “Certo, c’è un po’ di amarezza per il finale – ammette Marco Silva – ma preferisco guardare più in generale a tutta la gara. E rimanere in testa per quasi tutta la corsa in un contesto competitivo come quello del Rally di Como è la dimostrazione che senza i problemi alla temperatura e con gomme uguali a quelle degli altri il risultato finale avrebbe potuto essere differente. E, dopo qualche anno in cui le cose non erano andate al meglio in questo rally, c’è comunque la soddisfazione per essere stati di nuovo competitivi sulle strade di casa e di aver regalato qualche gioia e molta emozione alle persone che ci seguono da vicino, agli sponsor e ai tanti appassionati comaschi che non ci hanno mai fatto mancare il loro tifo”.