Laurent Reuche e Jean Deriaz avevano concluso la prima tappa al secondo posto, poi nella seconda, dopo aver conquistato il secondo posto, sulla prova di Bruson hanno forato perdendo oltre tre minuti precipitando al sesto posto. Da lì la loro gara è decisamente cambiata e grazie all’esperienza acquisita lo scorso anno correndo in Francia si è risollevato e sulle difficili strade attorno a Martigny ed a Sion Reuche ha guidato con intelligenza, non ha più commesso errori ed alla fine della settima speciale era secondo e nella successiva conquistava il primato che non ha più lasciato. Sei le prove speciali vinte e sei concluse con il secondo tempo. Sfortunata invece la prova dell’altra Peugeot 207, quella di Ivan Ballinari e Paolo Pianca, al via come leader del Campionato che è stata costretta all’abbandono dopo la quarta prova per problemi elettrici. Un vero peccato perché Ballinari era lanciato verso la vittoria e la conquista del titolo. Al termine della prima tappa era infatti al comando della classifica con quasi tre secondi di vantaggio su Rossetti. Poi l’imprevedibile e, purtroppo l’addio al Rally.
Molto positiva la prova di Olivier Gillet e Frédéric Helfer che con la Renault New Clio Balbosca si sono aggiudicati la classe R 3 C e con solo tre prove all’attivo concludono il Clio R3 Pirelli Swiss Trophy al secondo posto. Gillet sempre molto combattivo ha concluso il Rallye di Valais al decimo posto. Jonathan Hirschi che dalla pista si sta sempre più adattando alle corse su strada, con al fianco Stephanie Chmelnitzky, chiudendo all’ottavo posto si è aggiudicato la Super 1600 con la Renault Clio Balbosca a conclusione di una prova attenta, ma molto agguerrita. Secondo posto di classe per l’altra Clio, quella di Jonathan Hirschi e Stephanie Chmelnitzky autori una buona gara molto regolare.