Non è possibile quindi, da regolamento, rivelare quanti e quali saranno i protagonisti della gara, che ad oggi hanno superato il tetto delle 130 unità, si attende l’arrivo delle ultime raccomandate ma sicuramente, la lista delle validità che porta con sé lascia presagire una nuova ed esaltante edizione.
Il penultimo rendez-vous della stagione del Campionato Italiano, proposto ovviamente insieme al Rally Alpi Orientali Historic, andrà in scena dall’1 al 3 settembre e sarà infatti valido quale sesta prova del Campionato Europeo Rally Auto Storiche e sesto anche dell’italiano della specialità.
Prevede inoltre la validità pure per la celebre Mitropa Rally Cup (anche per le vetture storiche), per il Campionato Triveneto, per il Campionato Friuli Venezia Giulia, per il Challenge Rally Nazionali di IV e VI Zona a coefficiente 1,5 ed i duelli sempre esaltanti e spettacolari del Trofeo Renault Clio R3 “Top” e Peugeot Competition 207 TOP.
Sarà inoltre attuata la deroga concessa dalla CSAI, la quale prevede che le auto “scadute di omologazione” da più di 3 anni potranno correre nel Challenge di Zona e nel CIR se iscritte alla Mitropa Cup.
Portavoce irrinunciabile di sport e turismo, di un territorio che fa proprio dell’incoming una risorsa evidentemente importante, il Rally del Friuli-Alpi Orientali è pronto dunque al via con diversi motivi sportivi. Andiamoli a vedere nel dettaglio:
CAMPIONATO ITALIANO RALLY:
Tricolore gia’assegnato ad Andreucci, ma attenzione alla lotta per il resto del podio.
La serie tricolore, ad Udine, segnerà la penultima fatica della stagione e vi arriva con il titolo già assegnato. Lo ha fatto suo, sesta volta in carriera, il toscano Paolo Andreucci, ufficiale Peugeot, navigato dalla fedele Anna Andreussi. In questo titolo quindi vi è anche un poco di Friuli, in quanto la Andreussi è di Artegna. Con l’alloro già in carniere a casa del pilota di Castelnuovo Garfagnana, il pilota più . . . tricolore di sempre, che comunque sarà al via della gara con la sua Peugeot 207 S2000, l’attenzione si sposterà nella corsa ai due restanti gradini del podio e sicuramente la gara di Udine sarà un crocevia importante per diversi. Ci sono tre piloti, alle spalle di Andreucci, tutti a 63 punti, vale a dire Luca Rossetti (friulano pure lui, di Pordenone), pilota ufficiale Abarth, l’evergreen Gianfranco Cunico (Peugeot 207 S2000) ed il veronese Umberto Scandola (Ford Fiesta S2000). Facile intuire una lotta senza quartiere, sugli asfalti friulani, una lotta dove cercheranno di inserirsi pure il bergamasco Alessandro Perico (Peugeot 207 S2000), fermo da giugno in quanto ha saltato le due gare su terra precedenti di San Marino e Gubbio ed il ligure Alessio Pisi (Peugeot 207 S2000), visto in grande evidenza in Salento.
CAMPIONATO ITALIANO RALLY JUNIOR
Il dualismo Nucita-Campedelli pronto ad infiammare la platea
Un siciliano ed un romagnolo. Non è il classico attacco di una barzelletta ma l’iniziare a parlare della classifica riservata agli junior under 28. Il siciliano è andrea Nucita, che con la sua Renault Clio R3 comanda la classifica ad una gara dal termine. A fare pressione, con una gara in meno (ha saltato il Rally del Ciocco), vi è l’ufficiale Citroen Simone Campedelli, con la DS3 R3. L’attenzione al Rally del Friuli sarà tutta su loro due, divisi da 60 punti: il primo cercherà di tenere lontano il rivale, per il quale è stato deciso di farlo correre in questa gara che non era prevista dal suo programma proprio per tentare l’aggancio. Ma attenzione anche agli altri, dal trevigiano Marco Signor (Renault Clio R3) ed al piacentino Andrea Carella (idem), entrambi in grado di fare la parte del leone ed ispirarsi particolarmente con il percorso incastonato nelle Alpi Orientali.
CAMPIONATO ITALIANO RALLY PRODUZIONE
Fabio Gianfico pronto allo scatto vincente stagionale
In questo caso si parla di due campani, un napoletano ed un salernitano. Vale a dire Fabio Gianfico e Maurizio Angrisani. Con la defaillance del motore alla Mitsubishi Lancer Evolution di Angrisani a Gubbio a metà luglio, Gianfico (che ha una versione più datata, la IX, della Lancer) ha compiuto l’allungo, staccando il rivale di 12 punti ed adesso aspetta Udine ed il suo rally per mettere altro fieno in cascina, con l’altro che cercherà di rifarsi. In questa fase giocheranno un ruolo importante gli outsider, a partire dal romano Max Rendina (Mitsubishi Lancer Evolution), capace di imprese sorprendenti.
MITROPA RALLY CUP
Tutti ancora contro Gassner
Vincitore di ben cinque Mitropa Cup, quattro delle quali di seguito dal 2007 al 2010, il tedesco Hermann Gassner anche per questo 2011 è al comando della classifica provvisoria del Campionato mitteleuropeo, che ha passati gloriosi. Comanda la classifica con 223 punti mentre secondo è l’italiano Zanon (Peugeot 106) a 197 e terzo un altro portacolori del “belpaese”, Renato Novello (Ford Escort) con 149. A Udine, Gassner, con la Mitsubishi Lancer Evolution cercherà di proseguire la sua marcia vincente e magari piazzarsi in alto tra gli “ennisti” italiani, che sono sempre un bel riferimento.
CAMPIONATO EUROPEO RALLY STORICI
Classifiche ancora da definire, la stagione è lunga ma gli italiani possono fare la parte del leone
Appuntamento tra i più qualificanti nel panorama continentale, il Rally Alpi Orientali Historic è praticamente da sempre una delle gare più appezzate sia per i caratteri del percorso che per l’ospitalità.
Il Campionato arriva a Udine con le classifiche delle tre categorie previste dal regolamento ancora più o meno aperte.
La categoria 1 prevede la possibilità per l’estone Hermanson (71 punti) di provare ad allungare sul secondo nella provvisoria, che è il tedesco Pfeiffer (27) mentre terzo è il finlandese Liukkonen (24). Di poco fuori dal podio vi è il primo italiano, il bravo Luigi Capsoni, a 14 punti come anche Maurizio Pagella. Insieme, “i nostri” cercheranno di salire sul podio.
In categoria 2 il ceko Miroslav Janota comanda con sole quattro lunghezze (58 punti contro 54) sul bravo Antonio Parisi, facile dunque prevedere scontri al vertice, visto che dietro premono il veneto Paolo Pasutti ed il locale Pietro Corredig, pronto a farsi valere davanti al pubblico “di casa”.
La categoria 3 è terra di conquista italiana. Il piemontese Enrico Brazzoli ha in mano la classifica con 59 punti, secondo è Pierangelo Rossi fermo a 46 e terzo è l’irlandese Cunningham, di sole due lunghezze dietro all’alessandrino. Facile prevedere, anche in questo caso, scintille anche perché da dietro faranno pressione Carlo Marenzana e l’austiaco Ernst Harrach, quest’ultimo sempre spettacolare.
CAMPIONATO ITALIANO RALLY STORICI
Udine può dare fisionomia alle classifiche
Sarà come la solito interessante, sotto l’aspetto tecnico e sportivo, vedere i partecipanti all’Europeo storico confrontarsi con quelli del tricolore. Un Campionato, quello Italiano dei rally storici, che assume sempre più importanza e che arriva ad Udine con classifiche ancora aperte a molte svolte.
Come nel primo raggruppamento, dove Luigi Capsoni con i suoi 80 punti guarda tutti dall’alto e dietro di lui Mario De Luca a Mario Morando sono invece divisi da un solo punto (46 per il primo, 45 per il secondo) Adriano Salvi ed anche Zampaglione possono fare bene e progredire in classifica pure loro.
Nel secondo raggruppamento occhi puntati sul valtellinese Lucio Da Zanche, con 96 punti al comando della classifica contro gli 84 del siciliano Savioli. Sarà il loro dualismo ad infiammare la corsa, con anche i vari Salvini, Antonacci e Pagella pronti a far sentire la loro voce con decisione.
Terzo raggruppamento: i Montini, Nicholas e Roberto, occupano i primi due gradini del podio, il primo con 59 mentre il gradino più basso lo occupa ora Marco Domenicali a 55.Dietro, sono in ben cinque racchiusi nel fazzoletto di dieci punti (rispettivamente: Sisani, Bucci, Beccherle, Giombini e Vazzana), prospettando quindi anche in questo caso un confronto vibrante.
TROFEI STORICI, UN VALORE AGGIUNTO
Anche per le vetture storiche vi saranno in palio diverse validità, oltre a quelle continentali e tricolori: la gara, infatti prevede quelle per il Trofeo Italiano Rally Auto Storiche, per il Campionato Triveneto e Friuli Venezia Giulia, per la Mitropa Rally Historic Cup (anche per copiloti) ed infine per i tre prestigiosi trofei Challenge Lancia Hf, Trofeo A112 Abarth ed Opel Historic Challenge.
LA NOVITA’: SI TORNA A CIVIDALE DEL FRIULI, DA GIUGNO PATRIMONIO DELL’UNESCO
Da sempre vicino alla propria terra, il Rally del Friuli- Alpi Orientali non poteva non festeggiare Cividale del Friuli eletta dall’UNESCO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) come patrimonio mondiale dell’Umanità dallo scorso 25 giugno. Per questo si è voluto portare praticamente tutta la gara a Cividale, per far sentire forte e caldo l’abbraccio dello sport dei motori alla vecchia capitale longobarda del Friuli, luogo di numerose testimonianze storiche ed artistiche oltre che capofila, di un progetto culturale di valenza internazionale senza precedenti proprio relativamente alla cultura longobarda, tanto appunto da essere stata inserita appunto nel “World Heritage List”.
A Cividale tornerà il Parco di Assistenza (zona Palasport), vi torneranno i riordinamento che faranno da intervallo alle sfide con il cronometro e per la prima volta vi saranno organizzati, al
Monastero di Santa Maria in Valle che permette di accedere al Tempietto Longobardo e che costituisce la parte più antica delle vestigia di quella civiltà, vero fulcro storico che ha promosso Cividale all’attenzione del Mondo. In questa oasi di storia e di cultura saranno ospitate la Direzione di Gara, la segreteria e la sala stampa , una soluzione che oltre alla motivazione sopra descritta conferisce il valore aggiunto di una notevole riduzione delle distanze da far percorrere ai concorrenti.
LA GARA SARA’ UN CLASSICO CON QUALCHE NOVITA’
L’impostazione del Rally del Friuli -Alpi Orientali duemilaundici sarà quella classica, nel rispetto della tradizione e seguendo comunque attentamente le indicazioni, i consigli ed i suggerimenti di tutti coloro che a vario titolo, nel passato hanno partecipato alla gara. Questo nell’ottica di farla crescere sempre di più e soprattutto per renderla fruibile a tutti.
Il percorso subirà alcune modifiche, pur mantenendo i caratteri del passato: proposta lo scorso anno dopo alcune stagioni di pausa, ad esempio, la “piesse” aperitivo della sera di giovedi’ 01 settembre ad Udine tornerà a grande richiesta mentre per i due restanti giorni si è cercato di disegnare un tracciato molto compatto quindi anche economicamente meno dispendioso, visti i tempi di congiuntura economica che si stanno attraversando.
La bandiera di partenza della gara sventolerà ad Udine alle ore 17.01 con le storiche e alle 19,30 con le vetture moderne, quattro minuti dopo i concorrenti andranno ad affrontare la prova-spettacolo in Piazza primo maggio per poi entrare nel riordinamento notturno di Cividale a partire dalle ore 21,10.
Venerdì 02 settembre il resto della prima tappa, con partenza da Cividale alle ore 11,30 per poi per andare al primo impegno “vero”, quello della prova di “Valle di Soffumbergo”, nuova per quest’anno, in quanto prevista in senso inverso rispetto ad alcuni anni fa. Poi si proseguirà per la prova di “Subit”, con partenza da Forame, quindi parzialmente nuova, visto che arriva a 15 chilometri di lunghezza per evitare – motivi di sicurezza – il lungo tratto veloce in località Fraccadizze.
La prova seguente di “Erbezzo” sarà come nella versione 2010 ed il giro si ripeterà una seconda volta, con termine della giornata a Cividale del Friuli alle ore 18,45.
La seconda tappa, che scatterà alle ore 09,15 di sabato 02 settembre, sempre da Cividale, avrà l’unica variazione nella prova di “Canebola” che partirà da Plan dal Jof, con la famosa discesa che porterà fino a Canal di Grivò, riproponendo quindi il famoso tornante di Bocchetta Sant’Antonio. Le altre due prove saranno un classico: “Trivio” e Tribil” ed il giro anche in questo caso i concorrenti lo ripeteranno due volte con l’eccezione della prova “Città di Cividale del Friuli”, di 1,300 Km. che sarà quella della diretta TV su Rai sport, alle ore 14,03 con un prologo turistico alle 13.30. L’arrivo finale sarà ad Udine, nello storico ed affascinante contesto di Piazza Libertà, dove si auspica di sentire l’Inno di Mameli suonato dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia.
GLI SPONSOR: LINFA DELLA GARA
Ha unito il suo nome con il Rally de Friuli come a voler confermare l’unione un intero territorio ed inoltre ha dimostrato di avere sensibilità sociale con un forte impegno per l’educazione stradale nelle scuole. DESPAR, nel Nord Est è attualmente uno dei leader della Grande Distribuzione e sarà il valore aggiunto dell’evento, per il quale contribuirà certamente alla crescita di immagine. Despar è prima di tutto un’idea: quella di un’associazione tra grossisti e commercianti per offrire il massimo, in termini di prodotto e di servizio, ai consumatori. Nata nel 1932 in Olanda, oggi International SPAR, conta più di 17.500 punti
vendita in 28 paesi su 5 continenti. È la più grande catena di distribuzione alimentare al dettaglio del mondo.
Torna, al fianco della gara anche la BANCA di CIVIDALE, che in questa edizione la fa da . . . “padrona” essendoci la sede proprio nella città che sarà il centro propulsore del rally. E’ un istituto bancario che opera sul territorio e per il territorio. Da sempre guarda al sostegno delle famiglie, delle piccole e medie imprese e dell’intera collettività, capace di rispondere alle loro esigenze e sempre presente nelle iniziative rivolte allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio.
IL PROGRAMMA
Il 30 e 31 agosto avranno luogo le ricognizioni del percorso ad orari definiti (8,00-12,00 e 14,00-18,00), nel pieno rispetto del Codice della Strada, con vetture di serie e sotto stretta sorveglianza di Ufficiali Di Gara e di Forze dell’Ordine.
Giovedì 01 settembre la gara entrerà nel vivo con le operazioni di verifica amministrativa e tecnica dalle ore 08,00-15,30 a Cividale del Friuli presso l’Istituto “Paolino d’Aquileia” e praticamente in contemporanea motori accesi per lo Shakedown, il test vetture da gara, in Località Cialla – Prepotto, dalle 10,00 alle 17,00. Prima potranno transitare i piloti prioritari e gli iscritti al Campionato Italiano, poi tutti gli altri.