Marco Petracca e Paola Migliore, con la Renault Twingo R2B, sono ripartiti da dove avevano lasciato: dominando la classe e portando a casa il successo nel trofeo Renault Twingo, rilanciandosi brillantemente come principali protagonisti della serie dedicata alla piccola vettura francese dopo lo “zero” marcato al Città di Torino.
“Eravamo entrambi un po’ tesi al via della gara”, racconta Paola Migliore, “ma sono bastati pochi secondi di gara nella prima speciale che sia io che Marco abbiamo subito ritrovato la sicurezza e la tranquillità con cui affrontiamo solitamente le gare”.
Infatti, il tempo sulla prova speciale di apertura è subito risultato il migliore sia di classe R2B che di trofeo Twingo, anche se una penalità di 10 secondi per partenza anticipata ha costretto l’equipaggio della Due Gi Sport ad inseguire in classifica.
Ma già dopo la terza prova speciale, Petracca-Migliore hanno annullato la penalità e sono passati a condurre la classifica di classe e di trofeo; nelle restanti due tornate sulle tre prove speciali l’equipaggio rosso-blu ha sempre segnato il miglior tempo di classe e si è presentato all’arrivo di Taggia piazzando la loro Twingo a 27° posto assoluto prima di R2B e prima di trofeo.
Ottima la gara anche di Ugo Pisano e Marco Argentin, per la prima volta su Renault Clio RS N3, che, dopo alcuni mesi di inattività, hanno cominciato già sabato a entrare in clima gara con lo svolgimento dello shakedown: “Sono soddisfatto: dopo un po’ di difficoltà nel primo giro, nei passaggi successivi sono venuto a capo di tutto”, dice il pilota ligure, “Per domani sono fiducioso: si potrà fare una buona gara”.
L’inizio di gara sarebbe stato perfetto: infatti Ugo Pisano e Marco Argentin hanno fatto segnare il miglior tempo di classe N3, ma l’uscita in ritardo di un minuto dal parco partenza con conseguente penalità di 10 secondi, costringe l’equipaggio ad inseguire nonostante il miglior tempo.
Nelle successive due prove Pisano e Argentin rallentano leggermente il passo siglando il 3° tempo di classe, che gli ha consentito di concludere la prima tornata sulle prove posizionarsi al 3° posto di classe.
Nel secondo giro Ugo Pisano e Marco Argentin hanno riaperto facendo segnare per due volte il 3° di classe, mentre nella prova di “Rezzo” hanno staccato il 2° tempo che gli ha consentito di ridurre il distacco dal 2° posto di classe.
Nelle tre prove finali, che li vede aggiudicarsi la prova di “Villa” e segnare nuovamente il 2° tempo sulla “Rezzo”, hanno provato ad arrivare ad agguantare il 2° posto di classe, ma gli avversari hanno retto bene il ritorno dell’equipaggio ligure della Due Gi Sport, che ha terminato la sua fatica all’arrivo di Taggia con il 3° posto di classe N3.
“Nella prima prova la rabbia per la penalità iniziale ha preso il sopravvento ed ho preso qualche rischio che ha portato subito il miglior tempo di classe”, racconta all’arrivo Ugo Pisano, “poi ho preferito rallentare un po’ il passo cercando di portare a casa la Clio tutta integra, comunque, nonostante tutto, sono venuti fuori ancora dei buoni tempi, e, sia io che il mio navigatore Marco, siamo contenti di aver portato a casa almeno la coppa per il 3° posto all’esordio su questa vettura”.
Due anni senza salire su una vettura da gara sono tanti e questo aveva messo dei forti dubbi a Giovanni Manfrinetti che sabato, alle verifiche, esternava le sue perplessità: “Siamo qui, sarà difficile in classe A0; ci sono tanti piloti che vanno molto forte e che corrono costantemente, è troppo tempo che sono fermo, ma cercherò di difendermi e di non fare un pessima figura”.
E’ poi bastato guardare la prestazione sulla prima prova per capire che Giovanni Manfrinetti, navigato da Maurizio Ponzano sulla loro Fiat Seicento A0, non ha perso nulla in questi due anni della sua bravura: infatti ha fatto segnare il 1° tempo di classe con 9 secondi di vantaggio sul secondo.
Poi, sulla “Caravonica”, si è presentata la sfortuna: nella prima metà della prova sono rimasti senza idroguida, ma hanno concluso ugualmente la speciale riuscendo a segnare il 3° tempo di classe, che gli ha consentito di restare al comando di A0, purtroppo però si è anche rotta la cinghia dell’alternatore, così che Giovanni Manfrinetti e Maurizio Ponzano si sono visti costretti al ritiro con grande amarezza.