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Davide Brunet si conferma come il re dell’Ice Pragelato. La pista delle montagne olimpiche, infatti, ha regalato ancora una volta un successo pieno al giovane pilota di Pragelato che ha fatto l’en plein ottenendo il miglior tempo nelle qualifiche, vincendo le tre manche in programma e conquistando anche il Master 4×4 finale.
Raccontato così sembra un trionfo incontrastato quello del pilota della Delta Proto verde. In realtà la sfida è stata molto più accesa e faticosa per Davide Brunet. Infatti Brunet Jr ha trovato sulla sua strada un Fabrizio Macchitella (Delta Proto) in forma smagliante che, specie nella seconda manche ha dato del filo da torcere a Brunet. Macchitella, pur senza mai riuscire a superare l’avversario, lo ha messo sotto pressione, spesso nella parte centrale dei dieci giri in programma per quella batteria.
La forza di Brunet è derivata dal fatto di non aver mai cambiato il suo passo, riuscendo anche nel finale a viaggiare sul passo record di 38”5, mentre Macchitella ha alzato il suo ritmo non riuscendo più a contrastare il passo della Delta verde. Macchitella chiude la giornata di Pragelato con la soddisfazione di aver segnato il miglior tempo durante le manche di gara, con la performance fantastica di 38”182, traguardo che Brunet è solo riuscito ad avvicinare nella terza manche con il tempo di 38”296. Da considerare che durante le qualifiche era riuscito a segnare nel tempo record di 38”155.
La terza piazza nella gara di campionato italiano è stata conquistata dal 19enne figlio d’arte Alessandro Pettenuzzo, Mitsubishi Lancer EVO IV, che si è imposto nelle tre manche della settima categoria, superando in classe con autorevolezza la Delta del padre Augustino. Nelle prime due manche Alessandro Pettenuzzo ha badato a far sua la vittoria di categoria, mentre nella terza, quando era chiara la sua superiorità, ha sfoderato una classe ed una capacità di controllo tali da deliziare il palato raffinato degli spettatori appostati ai tornanti della pista Ice. A seguire il pilota di Castagneto Po (TO) Adriano Zanatta, tornato alle gare su ghiaccio dopo una lunga assenza. Zanatta ha avuto a disposizione una Peugeot 206 WSC, ovvero spinta due motori motociclistici da un litro l’uno e capaci di sviluppare circa 350 CV, che ha sofferto diverse noie al cambio che non hanno permesso al “Finnico di Castagneto” di esprimersi al massimo. Quinta piazza in campionato italiano per Augustino Pettenuzzo, al volante di una Delta Proto piuttosto stanca nelle prestazione, con cui ha conquistato la seconda piazza nella categoria 6. Segue in classifica Alex Pregnolato, che ha preceduto la Subaru gemella del pilota pavese Matteo Sizzano, particolarmente sfortunato in questa gara. Sizzano, infatti, aveva vinto le prime due manche della categoria 3 e stava conducendo anche la terza quando si è dovuto fermare al settimo giro per la rottura del cambio.
Fra le due ruote motrici successo di Fabrizio Ceriali, Punto Proto, che ha vinto un duello molto serrato con il savonese Romano Costa, che è stato il migliore delle tutto avanti nella prima manche ed ha lottato con i denti con Ceriali per le due successive, ed hanno preceduto il bolzanino Aldo Pistono, Citroën Saxo, in difficoltà con le gomme per gran parte della giornata. Molto sfortunati Lorenzo Saracco, Punto Proto 4×4, che ha siglato il miglior tempo di categoria con il tempo di 39”007, prima di uscire dal tracciato con il cambio rotto; problemi al cambio hanno fermato durante le qualifiche anche Ivan Carmellino, Punto 4×4, mentre Cristiano Rubba si è fermato dopo la prima manche con il differenziale anteriore della sua Punto Proto ko.
CLASSIFICA: 1. Davide Brunet, Delta Proto, punti 480; 2. Fabrizio Macchitella, Delta Proto, punti 444; 3. Alessandro Pettenuzzo, Mitsubishi Lancer EVO VI, punti 402; 4. Adriano Zanatta, Peugeot 206 WSC, punti 374; 5. Augustino Pettenuzzo, Delta Proto, punti 370; 6. Alessandro Pregnolato, Subaru Impreza Sti, punti 366; 7. Matteo Sizzano, Subaru Impreza Sti, punti 354; 8. Fabrizio Cerali, Punto Proto, punti 340; 9. Romano Costa, A112 Abarth, punti 338; 10. Aldo Pistono, Citroën Saxo, punti 321.