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Il Fettunta rally Ronde pronto ad aprire le iscrizioni

Tra due giorni si aprirà un nuovo capitolo di storia sportiva, quello che vedrà protagonista sulla scena nazionale il “nuovo Fettunta”, che da Rally Sprint è passato al rango di Rally Ronde. Con la regia della Valdelsa Corse e del suo gruppo di grandi appassionati, la 1^ Ronde Fettunta, prevista per l’11 e 12 dicembre a Casole d’Elsa (Siena) andrà a raccogliere la pesante eredità della “vecchia” gara sprint, della quale terrà comunque molti dei suoi caratteri.

ISCRIZIONI APERTE DALL’11 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE

Il primo atto ufficiale dell’evento sarà l’apertura delle iscrizioni, prevista per giovedì prossimo 11 novembre, mentre la chiusura del periodo è fissata per venerdì 3 dicembre.

Poi, l’attesa sarà quella per leggere l’elenco iscritti, che si vuole anche quest’anno ricco di nomi e vetture importanti. Tra l’altro, la tipologia dei rally ronde accetta anche le vetture “World Rally Car” – WRC, le vetture regine ancora oggi del Mondiale Rally e l’Italia da rally ne ha tante da proporre in gara, di svariate età e marca. Il classico conto alla rovescia per sentire accendere i motori del “Fettunta” del nuovo corso finirà quindi sabato 11 dicembre, con le verifiche amministrative e tecniche (a Casole d’Elsa) dalle 8,30 alle 13,00 ed i concorrenti potranno poi svolgere le ricognizioni del percorso dalle 12,00 alle 17,00, sotto la attenta sorveglianza di ufficiali di gara e di Forze dell’Ordine.

SOLTANTO VETTURE “MODERNE”
Contrariamente a quanto comunicato in precedenza, l’organizzazione comunica di NON aver previsto al via della gara le vetture storiche.

LA GARA: UNA “PIESSE” ALTAMENTE TECNICA

Domenica 12 dicembre la bandiera del via sventolerà alle 7,01 da Piazza della Libertà in Casole d’Elsa dove, dopo quattro passaggi sull’unica prova speciale disegnata, i concorrenti vi faranno ritorno a partire dalle ore 17,12. Il teatro della sfida sarà la prova chiamata “Radicondoli”, otto chilometri e poco più di una strada che ha già conosciuto gesta sportive. La Prova ricalca per gran parte la conosciuta “piesse” di “Ricavolo”, un vero e proprio cult della manifestazione che è stata sempre teatro, ad eccezione della prima edizione in terra senese, del Rallysprint della Fettunta.

Si caratterizza da un primo tratto di circa un chilometro di strada larga veloce ed in leggera discesa per entrare nella “vecchia” prova di Ricavolo, 4 chilometri circa di sede stradale più stretta ed assai guidata, caratterizzata dalla presenza di alcuni ponticelli e curve insidiose dove sarà molto importante tenere il ritmo di gara. Si arriva poi ad una inversione a destra molto stretta e spettacolare che si immette nel tratto iniziale della Prova Speciale. “San Dalmazio” del Rally Alta Val di Cecina, tratto molto veloce e guidato per circa 3 chilometri, per poi vedere sventolare la bandiera a scacchi. Il totale della distanza di gara è di 314 chilometri, dei quali 32,400 competitivi.

LA REGOLA: SI SCARTA UN PASSAGGIO DEI QUATTRO PREVISTI

Il regolamento prevede lo scarto del peggiore dei quattro riscontri cronometrici fatti registrare, un incentivo in più per lo spettacolo, per l’agonismo, la tattica di gara da adottare, che non mancherà anche in questa occasione.

RIORDINI E ASSISTENZE PRESSO LA “PRAMAC”

Le quattro prove speciale sono intervallate da quattro Parchi Assistenza e tre riordinamenti, che avranno luogo presso le ampie strutture della PRAMAC, azienda leader mondiale sviluppa, produce e commercializza a livello planetario gruppi elettrogeni per la generazione di energia elettrica, presente anche come logo vincente da anni nella MotoGP.

UN GRANDE RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI.

Casole d’Elsa, Castelnuovo Val di Cecina, Colle Val D’Elsa, e Radicondoli. Rigorosamente in ordine alfabetico. Con le Amministrazioni Comunali di questi quattro paesi vi è un rapporto di alto profilo, da quello puramente umano a quello sul piano lavorativo. La Valdelsa Corse prosegue a proporre un evento capace di valorizzare, stimolare il territorio che lo ospita. Di notevole importanza assume l’incoming turistico che la gara è in grado di generare in un periodo destagionalizzato, capace comunque di disegnare a tinte forti le bellezze uniche di questa ampia parte di Toscana.