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Rally di Lugano, si accendono i motori

Dopo ben 33 anni di assenza forzata il Rally di Lugano riaccende i motori. Auto d’epoca e moderne torneranno a sfilare domenica 22 agosto lungo le strade del Luganese per il “revival” di una gara internazionale che, ai tempi del suo massimo splendore, poteva contare su più di cento vetture iscritte. Ma nel 1977, nonostante novemila firme a sostegno, fu annullata per ragioni di sicurezza dal Consiglio di Stato.

Il percorso di questa rievocazione ricalca quello degli anni Settanta. Un tracciato di circa 190 km, da percorrere due volte (una al mattino, l’altra nel pomeriggio) con dieci settori cronometrati al centesimo di secondo che determineranno il punteggio per la classifica finale. Partenza e arrivo saranno nel suggestivo salotto di Lugano di Piazza Manzoni. Le auto transiteranno dapprima attraverso la Val Colla. Poi, passando dalla Capriasca e da Vezia si dirigeranno verso Gravesano per affrontare la mitica Penudria fino ad Arosio e successivamente il giro del Malcantone. In seguito le vetture proseguiranno da Agno verso Barbengo e Morcote, per poi transitare da Carona e Paradiso verso l’arrivo. Un vero e proprio anello che, come detto sarà da percorrere due volte su strade che, come sempre, resteranno aperte alla circolazione veicolare. A contendersi il primo posto in una gara di regolarità durante la quale occorrerà mantenere la velocità media di 35 km/h saranno 44 auto storiche e moderne, suddivise in due categorie distinte. Ventitrè le auto considerate “storiche” (quelle prodotte prima del 1979); ventuno quelle ritenute moderne. La più antica è la Jaguar XK 140 che sarà guidata da Mattia Fraschina mentre Alain Ballinari fungerà da navigatore. Tale vettura datata 1956 è un restyling della XK 120 con modifiche estetiche e tecniche.

Del 1973 è invece l’Alfa Romeo GT del fondatore del Club Alfamania Giacomo Pelli coadiuvato da Enzo Durante. Alla gara parteciperà pure la Porsche 356 B S90 che, grazie all’equipaggio Loris Gianotti e Giovanni Poloni, partecipò all’edizione 2009 del Gran Premio Nuvolari (su una distanza di mille chilometri). Enzo e Luana Bernasconi prenderanno invece posto nell’abitacolo di una Mercedes SL 300 riconoscibile anche per le sue suggestive ali da gabbiano. In tutto saranno cinque i piloti provenienti dall’Italia. Fra loro, Daniele Mori e Paolo Azzi che, per l’occasione sfilerà con una rarissima Lancia Beta prima serie del 1975.