“Finalmente è filato tutto liscio – ha sottolineato un soddisfatto Runfola – Abbiamo avuto solo qualche problema di assetto in avvio, risolto in seguito nei vari parchi assistenza. Che dire, era la mia prima volta a Siracusa. Abbiamo costruito il successo, soprattutto nei tre passaggi della ‘Case Cugni’, la prova più lunga e impegnativa. E qui oltre 30 anni fa, i miei genitori (runfola-poli ndr) si sono imposti in svariate occasioni. Oggi è toccato anche a me”.
Trasferta da dimenticare, invece, per i compagni di squadra Filippo Vara-Franco Rappa (Renault New Clio R3 della LRM), ex-leader del medesimo monomarca francese, costretti al ritiro ultimata la sesta “piesse” per un cortocircuito al motorino dell’avviamento. Analoga sorte toccata sabato anche al binomio formato da Marco Cavigioli ed Enrico Cantoni in occasione della prima tappa del 7° Rally d’Italia-Sardegna, valido quale quinto round dell’Intercontinental Rally Challenge (IRC), svoltosi lungo gli ostici sterrarti sardi. Gli alfieri del sodalizio siciliano, alla guida della Fiat Grande Punto Jtd del team Butterfly, causa un “lungo” nelle battute iniziali di gara, hanno urtato un fossetto su bordo strada rompendo il braccetto anteriore sinistro della loro vettura.
Classifica finale 6° Rally Sirakusay
1. Runfola-Lo Neri in 53’30”5; 2. Mistretta-Calvano a 13”8; 3. La Barbera-Bonsignore (Mitsubishi Lancer Evo 10) a 29”3; 4. Sicilia-Cambria (Peugeot 207 S2000) a 29”8; 5. Oieni-Maurotto (id.) a 59”4; 6. Trupiano-Pendolino a 1’21”7; 7. Ciffo-Petrocitto (Subaru Impreza) a 1’30”2; 8. Armaleo-Cannuni a 1’45”5; 9. Imbrò-Giannone (Renault Clio S1600) a 1’59”4; 10. Lo Porto-Gandolfo a 2’32”8 (tutti gli altri su Renault New Clio R3).
Di tutt’altra natura, infine, l’impegno per il driver palermitano Michele Merendino ed il suo compagno veneto Mauro Trentin (Ferrari 430 del team La.Na Corse). L’esponente della Sikelia Service/Island Motorsport, infatti, ha centrato un sesto ed un settimo piazzamento nella classe Gt Cup (vetture in conformazione monomarca) nel terzo duplice appuntamento del Campionato italiano Gran Turismo, ospitato sull’Autodromo dell’Umbria di Magione (Pg). Di rilievo la performance in entrambe le manche: nella prima, il conduttore isolano ed il suo partner sono scattati 16esimi dallo schieramento di partenza e, dopo una furiosa rimonta, sono riusciti a giungere sesti alla bandiera a scacchi mentre nel secondo match, dopo aver mantenuto saldamente il terzo posto provvisorio, sono stati “traditi” dalla loro “rossa” a soli tre giri dall’arrivo precipitando, appunto, in settima posizione.
“Per dirla in modo semplice – ha precisato Merendino – in gara 2 è entrato automaticamente in funzione una sorta di limitatore attivato dalla centralina, a causa delle elevate temperature raggiunte dal propulsore. Naturalmente, l’auto ha perso in potenza e velocità ma in momento topico della corsa. Vedo, comunque, il bicchiere mezzo pieno. Ho ulteriormente consolidato il feeling con la 430 e abbiamo guadagnato altri punti in ottica campionato”.