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Pedersoli vince il rally Appennino Reggiano

Per l’equipaggio bresciano è il terzo successo stagionale con l’ipoteca del titolo. Al secondo posto Re-Perna, afflitti da problemi ai freni ed all’assetto. Chiude il podio il siciliano Di Benedetto. Antonio Rusce il primo dei reggiani, sfortunato Gatti. A Belli il gruppo N.

Reggio Emilia, sabato 26 giugno 2010 – Sono i bresciani Luca Pedersoli e Matteo Romano, su una Ford Focus WRC seguita dalla Viefecorse, i vincitori del 34. Rally Appennino Reggiano, sesto atto del Trofeo Rally Asfalto e quarto del Challenge Rally di V zona.

La gara, svoltasi tra la serata di ieri ed oggi sull’appennino che sovrasta Reggio Emilia ha conosciuto un costante dominio dell’accoppiata bresciana, ben assecondata dalla vettura “dell’ovale blu” che li ha portati al loro terzo successo stagionale – e di conseguenza ad ipotecare il titolo 2010 – senza palesare problemi di sorta.

Pedersoli aveva iniziato la sfida con il successo di ieri sera a Carpineti, per poi proseguire a veleggiare al comando tenendo a debita distanza l’avversario più convinto della stagione, il varesino Felice Re, in estemporanea coppia con il toscano Michele Perna, su una Citroen Xsara WRC del team TamAuto.

Il portacolori della Errepi Racing ha cercato vanamente la reazione, soffrendo particolarmente per una iniziale crisi di freni e poi anche con l’assetto mai trovato a dovere nelle tecniche prove speciali affrontate. Due condizioni che non lo hanno perciò portato a poter aspirare al suo terzo successo a Reggio dopo quelli delle due annate precedenti.

Chiude il podio il primo dei piloti reggiani, Antonio Rusce, con una più datata Peugeot 206 WRC, quella messagli a disposizione dalla genovese Scuderia del Grifone. Il pilota di Rubiera, che ha provato praticamente la vettura in gara dopo aver sofferto la rottura della turbina durante lo shakedown di ieri mattina, ha corso un rally in progressione, migliorando prova per prova le sensazioni alla guida della supercar francese, contando anche sulla buona conoscenza delle strade “di casa”.

Sopra il podio vi aveva gravitato (in terza posizione), sino alla quinta prova, un altro acclamatissimo locale, Davide Gatti, al debutto con una Peugeot 206 WRC, prima di venire attardato nella chrono successiva, dalla rottura dell’idroguida. Il problema lo ha ulteriormente arretrato nella settima prova per poi costringerlo alla resa all’ultimo service della gara, quello che precedeva le ultime due “piesse”.

In forte evidenza il veloce siciliano Alfonso Di Benedetto, quarto assoluto, con una Peugeot 207 S2000 del team Terrosi. Con essa ha cercato spesso di avvicinarsi ai due di testa oltre che provare a sbarazzarsi del pericoloso locale Roberto Vellani, con una vettura analoga. Per Di Benedetto la strada si è fatta più facile con la PS 3, quando Vellani è affondato letteralmente in classifica per aver danneggiato la posteriore sinistra (con foratura) toccando una protezione artificiale trovata, a suo dire, nella sede stradale. Vellani è stato poi ulteriormente condizionato da una successiva foratura, perdendo così ogni possibilità di lottare per i vertici della gara.

Marco Belli, reggiano pure lui, ha terminato quinto assoluto, costantemente leader del gruppo N, correndo per fare soprattutto un importante test di ammortizzatori con la sua Mitsubishi Lancer Evolution.

L’aostano Roberto Sordi ha primeggiato tra le vetture a due ruote motrici del gruppo N con la sua Renault Clio RS. Era stato attardato nelle prime battute di gara dalla rottura dello scarico quando invece il locale Marcello Nicoli prendeva il comando della serie, prima di uscire irrimediabilmente di strada durante la settima prova.

Il bello spunto iniziale di Ivan Ferrarotti, altro driver locale di livello, con la Renault New Clio R3, si è interrotto con il ritiro forzato durante la quarta prova per una “toccata” contro un dissuasore di taglio ed Enrico Costi e la sua Renault Clio S1600, pur con un poco di ruggine addosso, quella di circa otto mesi di pausa, sta riprendendo il ritmo.

Prestazioni interessanti anche per Giuliano Giovani, al debutto con la Peugeot 206 S1600, pur dovendosi adattare al cambio, per Luca Bonfatti (Renault New Clio R3) , alla sua terza gara in carriera, per il piacentino Andrea Carella nonostante una “toccata” contro un terrapieno durante la quarta chrono. Il tirato duello in classe R2 tra le Citroen C2 max di Alessandro Re (figlio di Felice) e Francesco Baldo si è risolto in favore di quest’ultimo, complice l’uscita di strada del rivale, sempre sulla PS 4.

Nella Suzuki Rallye Cup ha comandato con continuità il parmense Milko Pini, nonostante iniziali noie al cambio.

La gara, che ha dovuto fare i conti quest’anno con una notevole crisi di iscrizioni, quindi con la congiuntura economica, è stata molto seguita dall’appassionato pubblico reggiano, che ha fatto comunque sentire il proprio abbraccio agli organizzatori dell’ACI Service Reggio ed ai piloti, si è conclusa nel pomeriggio in Piazza della Vittoria a Reggio Emilia.

CLASSIFICA: 1. Pedersoli-Romano (Ford Focus WRC) in 1.20’27”7; 2. Re-Perna (Citroen Xsara WRC) a 13”6; 3. Rusce-Mori (Peugeot 206 WRC) a 3’48”3; 4. Di Benedetto-Palmisano (Peugeot 207 S200) a 4’15”2; 5. Belli-Zanni (Mitsubishi Lancer Evolution) a 6’37”3.