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Si prepara la sfida tra le “world rally car” di Re e Gasparotto (Citroen Xsara), Pedersoli, Porro e Silva (Ford Focus). Ma Bruschetta, eroe di casa, con la Subaru del Motor Group promette spettacolo ai suoi tifosi, pronti a far festa sul Montello
Si sono chiuse oggi le iscrizioni al 27. Rally della Marca, in programma nel prossimo fine settimana (28/29 maggio), ma per avere l’elenco ufficiale dei concorrenti bisognerà attendere qualche giorno. Subito una buona notizia: i big annunciati ci sono praticamente tutti. Per l’assoluta se la giocheranno in cinque, ovvero Felice Re e Massimo Gasparotto su Citroen Xsara Wrc; Luca Pedersoli, Paolo Porro e Marco Silva su Ford Focus Wrc. Più defilato Luca Bertin con una Peugeot 206 che è la “world rally car” meno aggiornata del lotto.
Chi non può permettersi una vettura da mondiale resta fatalmente fuori dalla lotta per il podio, a meno di stravolgimenti della logica dettati da ritiri in serie. Il discorso vale anche per Alessandro Bruschetta, che comunque ha assicurato la sua ennesima partecipazione alla gara di casa, al volante della Subaru N14 targata Motor Group e affiancato come sempre dal fedelissimo Edoardo Civiero. “In questo periodo ho molti impegni ravvicinati – spiega Alex – ma il Marca è un appuntamento obbligato. Mi piacerebbe fosse così per tutti i driver trevigiani, perché sostenere questa gara è sostenere tutto il movimento rallystico provinciale e regionale, però sono tempi difficili e non è facile tirar su il budget necessario”. Marca Racing ha comunque lavorato con grande spiegamento di forze perché la corsa di quest’anno sia all’altezza della sua illustre tradizione. In primo luogo disegnando un percorso avvincente e spettacolare. “La prova più lunga e selettiva sarà ancora una volta quella del Monte Cesen – assicura Bruschetta – dove le gomme sono messe a dura prova e, se non le risparmi in salita nei curvoni veloci, paghi tutto in discesa quando la strada si restringe e bisogna guidare con le pinze dei freni. Poi c’è la classica del Monte Tomba, talmente tecnica che non conta la macchina, ma la capacità di guida.
La prova dei Castelli è molto bella, ma non decisiva. Invece il Montello è semplicemente spettacolare, asfalto scivoloso, le macchine derapano, i piloti si gasano, il pubblico si diverte. Per me, poi, c’è un’emozione particolare quando arrivo su all’ultimo bivio, dove si piazzano gli scatenati del mio fans club che fanno festa tutto il giorno e mi aspettano come un campione del mondo”. Non c’è Raikkonen, stavolta, ma vuoi mettere il Rosso di Montebelluna che ha un sorriso per tutti!