Il giovane driver cuneese, attardato da tre forature, all’arrivo finale di una gara caratterizzata dall’alta selettività. Adesso si pensa già al “Salento”, prossimo appuntamento in programma.
Tre giorni impegnativi. Affrontati con una determinazione ed una costanza che, a fine prima tappa, lo vedevano nella top five del Campionato Italiano Rally. Giovanni Dracone archivia il “Rally 1000 Miglia”, primo appuntamento di Campionato Europeo ed Italiano, con un’ottava posizione tra gli “Under 28”, protagonisti nella lotta al neonato titolo Junior.
Al volante di una Renault New Clio curata dalla professionalità di Gi.Ma Autosport ed affiancato da Luca Celestini, il pilota cuneese si è reso protagonista di una prestazione alquanto difficile, caratterizzata da tre forature che ne hanno appesantito i riscontri cronometrici, facendolo scivolare in zone di classifiche alquanto inadatte alle potenzialità espresse nel corso delle prime fasi di gara.
“E’ stato un rally molto duro e selettivo” commenta a fine gara il portacolori della scuderia Happy Racer “purtroppo l’umore di adesso è decisamente peggiore di quello di fine prima tappa, quando ero quarto del Campionato Junior”.
Estremamente positivi i primi chilometri di gara, affrontati su di una vettura con cui Giovanni Dracone si è cimentato nella prima parte della scorsa stagione, al via del Campionato Italiano. Un palcoscenico a cui il pilota piemontese è particolarmente legato e che rappresenta la priorità assoluta nel programma 2010.
“Mi consola il fatto di aver imparato a cambiare molte gomme” ribatte l’Under 28 dimostrando di non aver perso la classica vena scherzosa “spero solo di aver pagato dazio per l’intera stagione. La macchina ed il team sono stati super, che i pochi punti conquistati possano rivelarsi utili in futuro, così da rivalutare questa prima gara di campionato”.
Adesso la mente è già rivolta verso il prossimo appuntamento in programma, quel “Rally del Salento” in programma dal 17 al 19 giugno. Un asfalto che profuma ancora di trocolore e che attende la riscossa di Giovanni Dracone.