Buona terza posizione, invece, per il gemonese Alberto Ferragotto, inserito tra i possibili outsider alla vigilia della corsa. Secondo nel gruppo N e primo tra i driver della polizia Davide Giordano. Sfortunato, invece, l’altro friulano, Marco Marchiol, che ha pagato dazio – uscendo di strada – sulla ghiaia. Tra le vetture d’epoca, successo per la Porche 911 Carrera del cividalese Massimo Guerra, seguito da Davide Catalano e Francesco Pera.
Partecipazione sfortunata pure per la scuderia Casarano Rally Team. I fratelli Michele e Denis Birarda hanno, infatti, dovuto gettare la spugna per una spettacolare uscita di strada che ha danneggiato irrimediabilmente la loro Fiat 600 Sporting. L’equipaggio udinese, impegnato nel suo primo assalto all’Alpe Adria Rally Cup 2010, si è dovuto fermare nel corso del primo passaggio sulla prova speciale. A tradirlo un po’ di sporco come si usa dire in gergo rallystico. “Che dire – ha commentato un dispiaciuto Michele Birarda – mi sono fidato un po’ troppo di come ho affrontato ieri la prova in ricognizione, mi sentivo sicuro ma ho preso male il dosso, tenendomi a sinistra più di quanto avrei dovuto fare. La macchina si è scomposta e sono uscito, andando a toccare con il posteriore”. Una battuta d’arresto che non ci voleva per il duo di Colloredo di Monte Albano sia perché l’occasione era particolarmente ghiotta per ottenere un buon punteggio, vista l’assenza di avversari nelle tre classi che compongono il gruppo 1 dell’Alpe Carnia Rally Cup, sia per il danno che ha riportato la vettura che, si spera, non porti l’equipaggio a rivede in corsa i propri programmi per la stagione che è appena partita.